sabato 8 ottobre 2011

ATTIVITA' FISICA CONTRO LO STRESS O ANTIDEPRESSIVO.

Circa il 7-8% dellla popolazione soffre di disturbi di ansia transitori e avvolte prolungati da fattori che accentuano lo stress: PERDITA DEL POSTO DI LAVORO, LUTTO, SEPARAZIONI ecc.
Infatti l'ansia di stato si potrebbe definire una reale esperienza dell'ansia stimolata da sentimenti o apprensioni e sensazioni di minaccia CON INMANCABILE ECCITAZIONE FISIOLOGICA mediata dal nostro SNA (SISTEMA NERVOSO AUTONOMO).
L'ansia e' il classico campanello d'allarme che scatta quando un soggetto percepisce le situazioni come... minacciose .
Vi e' anche la forma di stato d'ansia cronica o di tratto, ma prima di arrivare a questo, possiamo rimediare con l'attivita' fisica, e comunque anche in questi casi piu' profondi, dobbiamo assolutamente svolgere attivita' fisica ciclizzata in palestra.
Molti dati hanno dimostrato una riduzione degli stati di ansia mediante una costante attivita' fisica.
Un adeguato e ciclizzato allenamento di sovraccarico moderato e un allenamento cardiovascolare consente al soggetto, affetto da disturbi di ansia, di moderare e ridurre i sintomi di disturbo, questa riduzione con il tempo risultera' vantaggiose per migliorare gli stati di stress ed eliminare successivamente i disturbi di ansia (Attenzione, un allenamento esasperato, intenso, non porta buoni risultati).
Si e' dimostrato che un allenamento ritmico con una programmazione mista di esercizi sia veramente il massimo, questa costante procura alla corteccia cerebrale una inibizione o un acquetamento cognitivo che proviene dall'attivita' muscolare che favorisce il relax.
Allenare il fisico, significa mettere in funzione molti sistemi inibitori oltre a quelli eccitatori benefici, ad esempio, anche l'effetto temogenico sembra causare uno stato di relax anti stress. Infatti l'efficenza metabolica del corpo da cui deriva la produzione di calore, durante l'esercizio fisico, da l'inizio ad un meccanismo di eventi che conducono al rilassamento.
Lipotalamo quando rileva l'aumento di temperatura del corpo favorisce l'effetto corticale per il rilassamento con una riduzione dell'attivita' dei motoneuroni alfa e gamma delle fibre extrafusali e intrafusali dei M scheletrici.
Questo meccanismo descritto, causa una riduzione dell'efferenze muscolari, e comporta una riduzione della tensione muscolare.
Questa ridotta attivita' causata dall'allenamento fisico, si rivela come una minore stimolazione efferente al centro del tronco encefalico e quindi determina lo stato di rilassamento e il rilascio naturale di endorfine .
Tutte queste circostanze causate dall'esercizio fisico consentono al soggetto uno stato di rilassamento post allenamento che gli consente di eliminare progressivamente il suo stato tensivo.
E' importante non sottovalutare anche l'aspetto sociale che si incontra all'interno di luoghi sportivi come la palestra o il circolo sportivo. lo stato di socializzazione durante l'attivita' fisica, come tapis roulant, corsa , esercizio di tonificazione ecc. portano via i cattivi pensieri inibendo l'eccissiva attivita' cognitiva del soggetto .
La conclusione e' che l'esercizio fisico e' un efficace metodo contro la depressione.
Attivita' fisica non solo come allenamento per un buon stato di salute psicofisica ma anche come allenamento per prepararci ad affronatre meglio alcuni difficolta' della vita moderna.
L'allenamento causa il rilascio di amine biogene a livello cerebrale, infatti i livelli di serotonina neuroadrenalina (neurotrasmettitori) che si riduce durante una crisi depressiva , viene aumentata invece con l'esercizio fisico (amine biogene) . Un percorso sportivo comporta piu' autostima, sicurezza e predisposizione a volersi bene e avere cura di se stessi.

Dai meccanismi inibitori si ha un ridotto flusso ematico cerebrale, causato grazie all'attivita' fisica, questa riduzione ematica cerebrale migliora lo stato cognitivo dell'adulto o anziano (fattori neurotropici) ,infatti oltre a determinare tali modificazioni vascolari, l'esercizio fisico puo' procurare un aumento del fattore neurotropico che protegge e nutre il tessuto cerebrale.

Mentre l'aumento della forza fisica, riduce il reclutamento di minor unita' motorie per eseguire un sollevamento di un carico con una frequenza cardiaca piu' bassa.
Durante l'allenamento di forza e' stato dimostrato un miglioramento dell'intelligenza fluida (intelligenza fluida: capacita' di risolvere problemi mediante il ragionamento), accellera quindi la capacita' di riconoscere parole o ricordare eventi piu' velocemente.
Infatti durante l'attivita' fisica e' proprio il lobo frontale ad esercitare un lavoro produttivo e di stimolazione. Il lobo frontale e' l'ultima porzione del cervello a formarsi e la prima a degenerarsi in eta' avanzata. Il lobo frontale e' relativo alla memoria breve, e alla coordinazione delle funzioni della memoria complessa e inibizione del comportamento . Con l'assiduo allenamento, quest'area e' quella piu' influenzata dalle modificazioni neurobiologiche positive.
"mens sana in corpore sano "
A presto...

n.b. L'allenamento circuito da me proposto x intermedi e avanzati e' un allenamento idoneo come anti stress (uno dei tanti tipi di allenamenti ciclizzati o a circuito), potenzia il sistema cardiovascolare, stimola endorfine, adatto per aumentare l'effetto termogenico.
Vedi allenamento cross training nelle pag. successive ;-)) BUON LAVORO .

Nessun commento: